ATTUALITA’/Lettera aperta della mamma della piccola Giulia: “Delusa dall’Amministrazione comunale”
pubblicata da antonio maiuro il giorno venerdì 11 febbraio 2011 alle ore 12.03
“A
volte non elemosinare, ma chiedere il rispetto dei propri diritti,
diventa per chi amministra, o per chi spera domani di farlo in questo
nostro comune di Corigliano, una cosa non facilmente interpretabile;
molte volte chiedere il dovuto per legge per i politici che amministrano
il paese, e non la “città” di Corigliano, significa dire forse
parolacce; arroccarsi nelle posizioni del diritto dovuto di una mamma
che chiede il rispetto delle leggi per sua figlia, per i nostri
politici,o per i nostri pseudo-politici che sperano nelle disgrazie
altrui per crearsi il loro spazio-orticello politico, significa andare
contro corrente; rivolgersi “di petto” a chi gestisce la cosa pubblica,
magari alzando la voce e magari non essendo diplomatici, in forza di un
diritto costituzionalmente garantito, per chi siede nei banchi del
Consiglio comunale di Corigliano significa il nulla”.Sono queste le amare considerazioni di una giovane ma caparbia donna, Maria Lauricella. Dalla mamma della piccola Giulia, che necessita di apposite cure mediche, in una lettera aperta, si leva un accorato appello, figlio di una dignità personale e familiare non scalfita, nonostante tutto, dal perdurante silenzio delle istituzioni, nonché occasione per fare alcune precisazioni ritenute doverose.
“Sono una mamma che nulla elemosina, né in termini di “colletta” né in termini di scambi pubblicitari gratuiti sulla falsa riga di benefattori improvvisati per il bene della città; sono una mamma – scrive nella sua lettera aperta la signora Lauricella – abbandonata dalle istituzioni e che all’Amministrazione comunale chiede i diritti costituzionalmente garantiti per sua figlia; sono una mamma che non ama sentire paragoni con altre famiglie in difficoltà come avvenuto sabato scorso in una trasmissione televisiva locale; chi scrive è una mamma che può a tutti dimostrare, con documenti alla mano, il calvario della sua sofferenza, dettato in primis dallo stato di salute della sua piccola e poi dagli innumerevoli viaggi fatti per cercare di riparare agli sbagli altrui; chi scrive è Maria Lauricella, stanca, ormai da quindici giorni, di sentire richieste di documentazione in cambio di aiuto e comunicazioni di impossibilità a garantire, istituzionalmente parlando, il giusto percorso di cure per sua figlia; chi scrive è una mamma presa in giro dal Comune di Corigliano, il quale prima aveva promesso di aiutare sua figlia e poi si è dimostrato pronto solo a elemosinare un biglietto di pullman. Non è ammissibile che una “nota” trasmissione locale chieda “in diretta”, senza che mai io né abbia fatto esplicita richiesta, ma solo per come si dice a loro voce per risposta ad una chat, la verifica di assenza di aiuti delle istituzioni per avviare una sottoscrizione; non sono ammissibili commenti o proposte su pseudo distribuzioni di salvadanai in città per garantire a mia figlia i cosiddetti “viaggi della speranza”. Mia figlia Giulia rivendica per mia voce i suoi diritti costituzionalmente garantiti, insieme rivendichiamo la necessità che questo caso non venga strumentalizzato da nessuno. Chiediamo ai mass-media, pertanto, che non vengano pubblicate-relazionate iniziative o proposte se non da noi genitori espressamente autorizzate. In qualità di mamma della piccola Giulia, contesto il comportamento dell’Amministrazione comunale, sorda alle necessità di mia figlia, contesto il comportamento di chi a mezzo pubblico cerca prove o atti per eventuali avvii di sottoscrizione, contesto infine eventuali altri mezzi di raccolta fondi se non quelli da noi eventualmente posti in essere. Preciso che ad oggi non esistono comitati organizzatori di eventi né gruppi abilitati a raccolta fondi in nome e per conto di Giulia”.
Fabio PISTOIA
Nessun commento :
Posta un commento