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Esiste la possibilità di adottare un progetto specifico di una certa entità, seguendone gli sviluppi. Ci capita che imprenditori o gruppi di persone (anche una chiesa) ci chiedano di poter sostenere un preciso programma di formazione in un paese o il finanziamento di una clinica mobile o la distribuzione di Bibbie e materiale cristiano in un'area specifica del pianeta o, ancora, la costruzione di una casa rifugio: sono solo esempi di progetti in cui sin dall'inizio si conosce lo scopo e le persone a cui sono indirizzati, così come l'investimento necessario per realizzarli.
Egitto: i risultati delle elezioni fanno
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| L'islam
radicale e la sharia bussano alla porta del nuovo Egitto, mentre
l'unica alternativa sembra il ritorno del vecchio e il dominio dei
militari: ecco perché aumentano le richieste di preghiere dalla folta
comunità cristiana egiziana.
Un Sono giorni di contestazione e di trepida attesa in Egitto, dopo
le elezioni presidenziali svoltesi il 23 e 24 maggio che hanno portato a
un inatteso ballottaggio tra Mohammed Mursi, candidato dei Fratelli Musulmani e rappresentante di una svolta islamico-radicale del paese, e Ahmed Shafiq, ex premier del governo Mubarak e quindi legato al regime precedente e ai militari ora al potere. Sembra davvero che a nulla sia servita la Rivoluzione dei gelsomini,
le proteste di piazza e le vittime, poiché questi due esponenti tutto
rappresentano tranne la democrazia e il nuovo che avanza. I fautori
delle manifestazioni che portarono alla caduta di Mubarak, infatti,
protestano in questi giorni, avviliti dai risultati definiti dei veri e
propri brogli, e senza esitazione hanno deciso che boicotteranno i
ballottaggi in programma il 16 e 17 giugno. Per i cristiani l'orizzonte è oscuro. L'islamico Mohammed Mursi in una conferenza stampa ha annunciato pari diritti per i cristiani ipotizzando addirittura un vice-presidente cristiano, oltre che maggiori garanzie per donne e giovani. Ma i cristiani temono l'eventuale salita al potere sua e quindi degli islamisti più radicali e sono in molti, compresi i giovani rivoluzionari, a non credere alle parole di Mursi e a ritenerle pura propaganda elettorale. La Giunta dei 20 generali guidati dal maresciallo Tantawi, che dall' 11 febbraio 2011 ha quasi un potere assoluto in Egitto, ha lavorato dietro le quinte per ottenere il successo a sorpresa di Ahmed Shafiq. Questi militari controllano un' impressionante fetta dell' economia nazionale, secondo molti analisti non molleranno il potere tanto facilmente e quindi ecco rincorrersi voci sul loro progetto segreto di controllo del paese, che passerebbe per una vittoria non eccessiva di Shafiq al ballottaggio, una Costituzione con qualche minima concessione alla rivoluzione e un sostanziale mantenimento del loro potere. E' chiaro che la partita in gioco per la presidenza del paese sia cruciale. La vita per i cristiani in Egitto, intanto, continua ad essere caratterizzata da profonde discriminazioni. Il 21 maggio un giudice ha emesso una sentenza di ergastolo contro 12 cristiani copti per aver preso parte alle manifestazioni violente avvenute nel villaggio di Abu-Qurgas (provincia di Minya), dove sono morti 2 musulmani e un cristiano. Dall'altra parte 8 musulmani accusati dello stesso reato sono stati sistematicamente prosciolti. di antonio maiuro |
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