Svolta del Partito Democratico nei confronti dell'esecutivo.
Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, intervistato da
Affaritaliani.it, spiega il nuovo orientamento di Bersani verso Monti.
"Continuiamo a sostenere il governo ma con il nostro punto di vista e
con il chiaro riferimento all'agenda Bersani che proponiamo come
prospettiva per il governo del Paese. Certamente dal Consiglio dei
Ministri di venerdì scorso non ci aspettavamo un programma di
legislatura e un piano di medio periodo, bensì risposte limitate ma
concrete, come la riduzione delle accise sulla benzina. Serviva inoltre
un intervento che pure il ministro Passera aveva ventilato, poi
ostacolato dal Tesoro, di agevolazione dell'Iva per gli investimenti
privati in opere pubbliche. Insomma, ci saremmo aspettati risposte utili
in una situazione di emergenza reale per il Paese. Nel CdM di venerdì è
mancata la concretezza e una sufficiente attenzione all'economia
reale"."Il documento programmatico del governo contiene tante misure utili all'Italia. Tuttavia, la lunga agenda non riflette, né nell'ordine delle priorità, né nella direzione di marcia, la drammatica emergenza nell'economia reale, per le imprese e per il lavoro", afferma Fassina. "E' urgente - continua l'esponente democratico - rafforzare l'iniziativa politica dell'Italia a Bruxelles per allentare la spirale recessiva alimentata dalle politiche economiche dominanti nell'area euro. L'eurozona è in recessione e i debiti pubblici salgono ovunque, in particolare nei Paesi impegnati nei programmi definiti con la troika, Commissione europea, Bce, Imf. Dovrebbe essere chiaro che di fronte all'Italia, come prevedono Imf e Ocse, c'è uno scenario di profonda e lunga recessione, aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile e, inevitabilmente, un aumento del debito pubblico. Senza dare priorità all'economia reale, - conclude Fassina - il debito pubblico non si riduce".
di tgnewsscalea@libero.it

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