troppe attenzioni sul tema delle unioni civili mentre il Paese ha problemi di sopravvivenza.
I pensionati esprimono preoccupazione e critiche al PD locale e nazionale.
“Caro Matteo sono un pensionato di sinistra che ha sempre lottato per un mondo migliore”,- inizia cosi l’ennesima lettera aperta indirizzata al presidente del consiglio Matteo Renzi, da parte del comitato dei pensionati della Cgil Scalea, rappresentati da Michele Calvano, cittadino calabrese, portavoce del gruppo che da mesi si riunisce regolarmente presso la camera del lavoro di via fiume lao nella cittadina tirrenica. “Sono numerosi i pensionati e i cittadini della nazione, - ha detto Calvano nella lettera,- che esprimono preoccupazione per l’andamento del governo e del parlamento, luogo e spazio dove sembra che l’unico problema di aspro confronto sia rappresentato dal tema delle Unioni Civili e delle adozioni, mentre il Paese i cittadini soffrono la fame, la mancanza di sicurezza, il taglio eventuale delle pensioni di reversibilità e la crisi dovuta anche all’aumento della tassazioni locali e nazionali. Senza dubbio, il cittadino medio italiano è d’accordo sulla possibilità di unirsi in matrimonio da parte di coppie di omosessuali, ma non sulla possibilità delle adozioni, perché in natura non esistono bambini senza madre e padre e comunque il benessere dei bambini, sacrosanto in tutte le costituzioni civili, potrebbe subire delle mortificazioni gravissime durante la crescita in una società che fonda i principi della sua stessa costituzione e l’identità sulla famiglia. Infatti è molto difficile non pensare al fatto che i bambini da “coppia gender”,crescendo nella vita non pensino alla loro vera madre naturale e al loro padre naturale e che magari già in età infantile non trovino riferimenti fisici e naturali capaci di rispondere alla domanda “chi è mia madre e chi mio padre” in una coppia di genere dello stesso sesso. Noi non siamo d’accordo con questo tema, anzi lo riteniamo superfluo in confronto ai veri problemi degli Italiani e riteniamo che un argomento del genere, trattato come tema di fondamentale importanza dal governo e dal Pd, non faccia altro che logorare lo stesso partito e lo stesso andamento del governo tutto. Riteniamo- ha aggiunto Calvano nella lettera,- che porterebbe il partito al collasso, sia per le responsabilità già adottate come partito di maggioranza al governo, che per questioni etiche di relativa importanza per la sopravvivenza delle famiglie. Ed è proprio nel PD e a te caro Matteo, come segretario, che noi pensionati riteniamo di lanciare questo monito. Dal nostro punto di vista,- riferisce il portavoce Calvano, -proprio per i valori di sinistra che abbiamo sempre sostenuto a favore dell’uguaglianza delle opportunità, sarebbe opportuno che la segreteria stessa del PD sia lasciata a chi ha più tempo e disponibilità per contribuire a costruire un andamento ideale che guardi più a recuperare la scollatura verso il partito stesso, ormai persistente nella maggioranza dei cittadini Italiani. Grazie appunto alla mancanza di interventi decisi e decisivi sulla lotta alla povertà, alla continua tassazione dei più deboli, al non abbattimento dei privilegi, al continuo e silenzioso attacco alle istituzione democratiche elette dal popolo, alla mancanza di trattazione di temi come l’uguaglianza fra cittadini e la corretta distribuzione delle risorse, alla mancanza di abbattimento delle barriere della burocrazia e la mancanza di sicurezza sia delle persone che patrimoniale. Noi – conclude Calvano- ritenendo che il PD è ancora in tempo per fare una sana autocritica e recuperare il tempo perduto, sia nella mia cittadina, che a livello locale e nazionale. Il nostro non è un discorso che vuole mancarti di stima, ma ribadiamo la nostra preoccupazione proprio perché soffriamo l’aumento di bisogni dei cittadini. Sei ancora in Tempo caro Matteo. Se il partito e il governo non cambierà marcia, temiamo che il sistema crolli ed a pagare saranno tutti”.
Scalea lì 18/02/16
Il portavoce del comitato pensionati Cgil Scalea
Michele Calvano
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