lunedì 1 agosto 2011

India, bomba a Nuova Delhi: 11 morti, 76 feriti mercoledì 7 settembre 2011 16:29


NUOVA DELHI (Reuters) - Una potente bomba posizionata in una valigetta fuori dall'Alta Corte di Nuova Delhi ha provocato oggi la morte di almeno 11 persone e ne ha ferite 76, in un attacco rivendicato da un gruppo militante dell'Asia del sud legato ad al Qaeda, secondo quanto riferito dalle autorità.
La bomba di due chili ha provocato un cratere di tre-quattro metri di profondità all'altezza del bancone della reception dove vengono rilasciati i pass per gli avvocati e per i visitatori che entrano nell'edificio prima di essere sottoposti al controllo di sicurezza.
Le autorità hanno detto che stanno verificando una rivendicazione del gruppo militante Harkat-ul-Jihad Islami -- formazione legata ad al Qaeda con basi in Pakistan e Bangladesh.
Ilyas Kashmiri, che le autorità Usa ritengono sia stato di recente ucciso in Pakistan, era a capo del gruppo ed era anche un importante membro di al Qaeda.
Un attacco di questa portata, condotto in pieno giorno e sfuggito agli scanner di sicurezza e alle telecamere a circuito chiuso, ha subito alimentato i dubbi sulla prontezza delle autorità, anche perché avvenuto poco prima degli anniversari degli attentati dell'11 settembre del 2001 negli Stati Uniti.
"Si noti che questo (attacco) è avvenuto a pochi giorni dall'11 settembre, per cui il governo avrebbe dovuto aspettarsi qualcosa di simile", ha detto Ashok Mehta, analista indipendente.
In una mail inviata alla National Investigation Agency, il gruppo militante ha invitato l'India a ritirare la condanna a morte di un uomo condannato per gli attacchi al parlamento indiano del 2001 e ha avvertito che in caso contrario colpirà obiettivi ancor più importanti nel Paese.
A maggio, sempre fuori dall'Alta Corte di Nuova Delhi, esplose un ordigno di bassa intensità che scatenò il panico ma non provocò feriti.
"Quella mail deve essere valutata con molta serietà perché l'Huji è un gruppo terrorista molto importante, che ha tra i suoi obiettivi anche l'India", ha detto ai giornalisti il capo della Nia S.C. Sinha.
Il primo ministro Manmohan Singh è attualmente in visita in Bangladesh, la prima da parte di un premier indiano negli ultimi 12 anni. Il gruppo militante, tra l'altro, ha basi proprio in Bangladesh.
"Ho sentito le tristi notizie da Nuova Delhi. Si tratta di un codardo atto di natura terroristica, ma lo affronteremo. Non soccomberemo mai dinanzi alla pressione del terrorismo", ha detto Singh ai giornalisti presenti a Dhaka.
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