mercoledì 3 agosto 2011

SCALEA: (COSENZA)Cetraro verso il consorzio Valle Lao Prevedibile l'ennesimo faccia a faccia tra le diverse correnti dell'Udc



Saverio Cetraro al posto di Davide Gravina alla guida del Consorzio di Bonifica Valle del Lao e dei bacini tirrenici di Scalea. Fantapolitica? Al momento solo un'ipotesi, che tuttavia sta prendendo sempre maggiore consistenza. Con il passaggio di Saverio Cetraro alla guida dell'ente consortile si consumerebbe l'ennesimo faccia a faccia all'interno dell'Udc tra chi è vicino all'assessore regionale all'agricoltura, Michele Trematerra, e chi è schierato con il deputato Roberto Occhiuto. Anche se voci ben informate danno per certa la vicinanza dell'avvocato tributarista e amministrativista Saverio Cetraro all'allora senatore e ora sindaco di Acri, Gino Trematerra. Che Gravina sia pronto a lasciare il campo lo si era intuito da tempo. Se poi a ciò si aggiunge che l'incarico, rinnovato una sola volta come stabilisce il regolamento, è datato 6 settembre, allora si può affermare che da ieri Gravina non è più commissario del consorzio.
Intanto Saverio Cetraro è sempre più spesso presente tra i corridoi della struttura pubblica. Era il 6 settembre dello scorso anno quando il presidente della giunta Regionale, Giuseppe Scopelliti, su proposta dell'assessore Trematerra, nominava Davide Gravina (allora sindaco di Fuscaldo), commissario del consorzio Valle del Lao, defenestrando di fatto l'allora presidente eletto Giuseppe Forestieri, subentrato al posto di Angelo "Lillo" Paravati.
Il motivo del commissariamento era ovviamente legato al bilancio: un buco enorme che ha da sempre ha accompagnato l'ente, da quando l'allora presidente della giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, diede inizio all'epoca (mai conclusa) dei commissariamenti.
Ma anche la nomina di Gravina non è stata per niente facile. Era l'8 dicembre dello scorso anno quando il Tar della Calabria accoglieva l'istanza presentata dai ricorrenti (Forestieri, Paravati e altri) pronunziando la sospensiva della delibera della giunta regionale n. 596 del 6 settembre 2010 che di fatto commissariava l'ente di bonifica Valle Lao e nominava Gravina.
L'organo giudicante aveva ritenuto fondati, in via d'urgenza, i motivi addotti dai ricorrenti che rivendicavano «la legittimità dell'elezione tenutasi nell'assemblea che si era svolta nel mese di settembre».
Alla decisione del Tar rispondeva la giunta regionale con un nuovo deliberato che "aggiustava" il vecchio (su cui si erano appellati i ricorrenti) e rinominava Gravina alla guida del Consorzio.
Davide Gravina, allora sindaco di Fuscaldo, aveva assunto l'incarico con molto entusiasmo. Era reduce da una per niente facile campagna elettorale per le regionali, che lo aveva visto perdere voti nella sua stessa città. Trend che è proseguito anche nelle locali amministrative che hanno poi registrato la netta vittoria di Gianfranco Ramunno.
L'assessore regionale Michele Trematerra, nel corso della presentazione del neo commissario, aveva parlato di una «ventata di rinnovamento». E Gravina aveva dato una svolta convocando le organizzazioni sindacali e i dipendenti per pianificare una serie di questioni da affrontare in tempi brevi.
Nomine e incarichi a parte (in buona parte in area Udc) è di ieri il deliberato per l'acquisto di un escavatore il cui noleggio sino ad ora è pesato sulle casse pubbliche per un importo di 36mila euro. Il prezzo? 40 mila euro. Insomma pagato due volte.

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